Nuova intervista, vecchia polemica per Alessandro Borghese. Le parole dello chef sono destinate a far discutere, ma cosa ha detto?
Non è la prima volta che in un’intervista Alessandro Borghese parla dei giovani e del mondo del lavoro, un connubio che oggigiorno stenta a decollare per diversi motivi. E diciamo pure come la crisi post pandemia sia solo una delle ragioni che hanno reso pressoché impossibile oggi ambire a un salario adeguato alle ore di lavoro svolte, per non parlare di tutti i benefit, quali ferie, permessi, 13esima e 14esima.
Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, si offre uno stage full-time con uno stipendio che a stento copre il part-time, ecco perché molti giovani lamentano una situazione precaria a causa della quale è difficile pensare la propria vita a lungo termine. Anche perché col rincaro generalizzato dei prezzi, è diminuito sensibilmente anche il potere di acquisto che diventa nullo se comparato allo stipendio proposto da un’offerta claudicante a fronte di una domanda stabile.
E in questo mare magnum, anche Alessandro Borghese, in qualità di imprenditore (gestisce uno dei ristoranti più cool e ricercati di Milano e a breve ne aprirà un altro) ha avuto modo di raccontare la sua esperienza diretta in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. Le sue parole però non sono piaciute proprio a tutti, ma cosa ha detto lo chef romano?
Alessandro Borghese ormai è milanese d’azione. Dopo aver cominciato a girare il mondo all’età di 17 anni, lo chef romano ha deciso di mettere le radici a Milano, dove ha costruito una solida carriera e una splendida famiglia. Insomma, Borghese è felice di quello che ha raggiunto e dei sogni che ha realizzato. A proposito di carriera però, lo stesso volto di 4 Ristoranti non ha nascosto una certa difficoltà nella ricerca del personale.
“Per un giovane trasferirsi è arduo, magari deve svegliarsi tutte le mattine alle 5 perché vive dove l’affitto è abbordabile“, ha spiegato Borghese sempre al ‘Corriere della Sera‘. E malgrado le condizioni ottimali da lui offerte, come 13esima e 14esima, ma anche spese mediche agevolate e assistenza legale, il ristorante di Borghese è sempre alla ricerca e questo perché i giovani non si accontentano più.
“La mia generazione ha fatto del lavoro una missione, 5 ore o 15 non contava perché là volevamo arrivare, adesso si cerca più libertà: non posso dar loro torto”. Tuttavia, Borghese non accetta chi pretende senza aver fatto prima esperienza. “Gli stipendi all’inizio sono quelli che sono, senza esperienza non sono corrette le pretese esagerate: sono pronto a darti di più in un’ottica di crescita e meritocrazia“.
C’è da dire però che chi arriva senza esperienza guadagna 1200 euro netti che possono diventare anche 1600 nel caso in cui si faccia qualche ora di straordinario perché il lavoro per Borghese va pagato, altro che stage magari neanche retribuiti. “Tanti dicono: vieni, fai curriculum ma nel frattempo non prendi una lira. È profondamente ingiusto“.