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Tecnologia

Cellulare caduto in acqua, non tutto è perduto: fai subito queste mosse e (forse) recupererai tutto

Pubblicato da
Lorena Campovisano

È l’incubo peggiore per molte persone, ma con le giuste dritte anche il cellulare caduto in acqua può essere salvato.

Gli smartphone hanno decisamente cambiato la vita di tutti e, se per molti versi l’hanno migliorata, per altri hanno aggiunto preoccupazioni ed ansie prima sconosciute. Trattandosi di veri e propri computer portatili, contengono una miriade di informazioni, file e contenuti di una certa importanza, sia di carattere personale che lavorativo. Per questo, bisognerebbe averne sempre la massima cura e cercare di non danneggiarli.

Cellulare caduto in acqua? Niente panico, ecco come risolvere (cesenamio.it)

Questi dispositivi hanno raggiunto negli ultimi anni livelli sempre più alti grazie a tecnologie sempre più sofisticate, ma per quanto possano essere all’avanguardia, richiedono sempre una certa attenzione. Considerando che è abitudine ormai diffusa portare il proprio cellulare con sé davvero ovunque, è bene non dimenticare che esistono luoghi oggettivamente meno sicuri di altri per la tutela di questi apparecchi.

La spiaggia ad esempio è il posto in assoluto più rischioso: basta che il telefonino scappi di mano mentre si cerca la posa migliore per un selfie in mare e la frittata è fatta! E talvolta può bastare anche che un bicchiere colmo d’acqua si rovesci quando si è a casa. Ecco quindi che il panico si impossessa di noi: come fare per evitare che il telefono caduto in acqua si rompa in maniera irreversibile e che tutti i dati che contiene vengano perduti?

“Pronto soccorso” per cellulare caduto in acqua: consigli per non perdere nulla

Grazie a tecniche che vanno perfezionandosi sempre di più, esistono al giorno d’oggi certificazioni che mettono abbastanza al riparo gli smartphone da danni irreversibili, come ad esempio l’IP68. Bisogna però pur sempre considerare che solo fino ad una certa profondità il dispositivo potrà resistere immerso in un liquido.

Cellulare caduto in acqua: come provare a salvare tutto (cesenamio.it)

Se nonostante tutte le precauzioni (si può ad esempio acquistare una custodia impermeabile) dovesse capitare un incidente del genere, la prima cosa da fare è toglierlo subito dal liquido, affinché questo non abbia il tempo di penetrare fino in fondo in tutte le fessure del dispositivo. Dopodiché, la migliore cosa è spegnerlo e lasciarlo così. 

Rimuovi poi la custodia, il retro, la batteria, la SIM e l’eventuale scheda microSD. Con un panno o un foglio di carta assorbente, tampona il telefonino (occhio a non strofinare!). Con un aspiratore, prova a rimuovere delicatamente l’acqua dalle aperture. Il phon è da evitare perché il calore potrebbe essere ulteriormente dannoso per alcune parti interne del cellulare.

Il metodo più conosciuto per asciugare il telefono è immergerlo nel riso: questo assorbirà almeno in parte l’umidità, ma è consigliabile una certa prudenza. Il riso o l’amido secco potrebbero infatti incastrarsi nelle fessure. Certamente si tratta del prodotto più a portata di mano ma, se possibile, sarebbe meglio ricorrere ai pacchetti di gel di silice. Riempi una busta di plastica richiudibile con questi pacchetti, mettici anche il telefono e lascialo lì per 1-2 giorni. Trascorso questo tempo, prova ad accenderlo facendolo prima ricaricare del tutto se necessario.

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Lorena Campovisano