Un recente studio australiano mette in correlazione un sintomo apparentemente insignificante con l’insorgenza di una terribile malattia
Un recente studio scientifico apre squarci inquietanti su una terribile malattia che potrebbe essere preannunciata da alcuni segnali, forse all’apparenza insignificanti. Il nostro consiglio è quello di sempre: non sottovalutate alcunché e rivolgetevi subito a medici e specialisti per investigare il fenomeno. A volte potrebbe trattarsi di nulla, ma è sempre bene non lasciare alcunché di intentato.
La ricerca è stata condotta in Australia dalla Edith Cowan University in collaborazione con l’Università dell’Australia Occidentale. Sono state coinvolte oltre mille donne dell’età media di 75 anni. Lo studio è stato effettuato in un arco di tempo di 15 anni ed i risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista scientifica “Journal of Cachexia, Sarcopenia and Muscle”.
Parliamo della demenza. Una condizione che, purtroppo, colpisce milioni di persone in tutto il mondo, influenzando non solo chi ne è affetto ma anche le persone vicine. Riconoscere i segnali precoci della demenza è essenziale per intervenire tempestivamente e migliorare la qualità della vita del paziente. Siamo abituati a conoscere alcuni segnali “standard”.
In primis la difficoltà nel ricordare eventi recenti o dettagli quotidiani. I pazienti possono dimenticare conversazioni appena avvenute o le posizioni di oggetti di uso comune. La demenza può influire sulla capacità di elaborare le informazioni. I pazienti possono faticare a seguire istruzioni complesse o a comprendere nuove informazioni. L’abilità nel comunicare può subire variazioni significative. La persona potrebbe avere difficoltà a trovare le parole giuste o a seguire una conversazione, rendendo la comunicazione quotidiana più complessa. I pazienti con demenza possono smarrirsi anche in luoghi familiari. Potrebbero avere difficoltà a ricordare l’ora o la data corrente.
Ma oggi la ricerca ci dice che anche avere problemi motori, con particolare riferimento alla forza muscolare, potrebbe essere un segnale almeno da investigare. E, attenzione, non parliamo della normale e fisiologica tendenza a perdere tono muscolare superati i 50 anni di età. Lo studio, infatti, avrebbe rilevato che in alcuni casi l’insorgere di sintomi come la difficoltà di stringere oggetti tra le mani può indicare anche l’insorgere del declino neurodegenerativo della demenza.
È fondamentale sottolineare che la presenza di uno o più di questi segnali non costituisce automaticamente una diagnosi di demenza. Tuttavia, se si notano tali sintomi in modo persistente, è consigliabile cercare assistenza medica. Una diagnosi precoce può consentire l’implementazione di interventi tempestivi e l’accesso a risorse che migliorano la gestione della demenza.