Fare ghostlighting è una pratica sempre più in voga. Ecco perché può avere gravi conseguenze sulla vita delle persone.
Il ghostlighting è diventato ancora più facile negli ultimi anni grazie alle tecnologie che ci permettono di comunicare velocemente con le persone e, altrettanto facilmente, negare il contatto. Ma quali sono i segnali da sapere cogliere per non cadere in questa trappola?
Il ghostlighting è qualcosa di pericoloso per chi ne è vittima che alla lunga rischia anche la depressione. Ecco quali sono i segnali a cui fare attenzione all’interno di una relazione affettiva, ma anche di un’amicizia. Si tratta di una manipolazione vera e propria in cui chi ne è vittima si trova invischiato e magari non sa come riconoscerla o come uscirne.
Ghostlighting: come e perché del fenomeno
Il ghostlighting nasce da un mix, ovvero da ghosting e gaslighting, due termini che sono passati alla ribalta in questi anni. In pratica si rompono tutti i rapporti con una persona e quando il compagno cerca di riavvicinarsi per chiarire si finge di non sapere a cosa si riferisca facendogli mettere in dubbio l’accaduto e facendo pesare su di lui o lei le sue colpe. Si tratta di un fenomeno di manipolazione, come accennato. Ecco cosa ne pensa Gabriella di Cosmo su Cosmopolitan.
La psicoterapeuta e sessuologa ha spiegato che questa è una forma di violenza psicologica che mette in campo una tecnica passivo aggressiva. Nella nostra epoca in cui tante comunicazioni avvengono tramite internet viene anche più facile non assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Sul web ci si può presentare come si vuole e quando la gestione risulta difficile semplicemente ci si nega. Dietro questo comportamento ci sono stili di attaccamento disfunzionali con chi si è occupato di noi durante l’infanzia. Solitamente queste persone sono narcisi che abbandonano prima di subirlo. Così mantengono il controllo sul proprio dolore e quello altrui.
Si tende poi a giustificare la sparizione improvvisa pensando che sia impegnato o abbia problemi. Addirittura si ritiene che essendo pazienti prima o poi quella persona cambierà, ma le cose non stanno così. Chi è vittima di ghostlighting affronta diversi problemi. Si isola perché concentrato sulla persona che si trincera dietro il silenzio e cerca di interpretare il significato di questa situazione. Gli effetti si riflettono sulla vita lavorativa, sulla socialità. Per uscirne bisogna partire dalla consapevolezza che si viene manipolati. Chi fa ghostlighting è un insicuro che non può cambiare senza un aiuto professionale. Saperlo ci può aiutare a decidere come procedere.