In modo semplice e low cost è possibile ridare nuova vita alle vecchie sedie: ecco come restaurarle con il fai da te.
Capita un po’ a tutti di ritrovarsi ad avere in casa delle sedie ormai vecchie e logore. La necessità è quindi quella di cambiarle e la prima idea spesso è di buttarle via per sostituirle con altre sedie nuove. C’è però un’alternativa che si rivela anche una soluzione molto più economica: si tratta di restaurarle.
Recuperare vecchie sedie è possibile e non è un’operazione poi così complicata. Se poi le sedie sono di buona qualità o legate a ricordi di cui non ci si vuole disfare allora il restauro si pone come una soluzione decisamente ottimale. Ma in concreto come si fa a rimetterle in sesto se non si hanno approfondite conoscenze tecniche nel campo del restauro e della riparazione degli oggetti. In realtà può essere più facile di quanto si possa immaginare.
Innanzitutto, la prima cosa da decidere è la scelta dello stile che le sedie devono avere. Si deve scegliere se mantenere lo stile originale o se modificarlo e trasformarla in un altro tipo di sedia per adattarla ad un altro contesto. Per trasformare una sedia con il fai da te bisogna necessariamente partire dal procurarsi tutto il materiale che serve. Ecco alcuni consigli per orientarsi nel restauro.
Per cominciare si deve individuare il tessuto che occorre per rivestire la sedia, se si tratta di una sedia che presenta un’imbottitura, che sia solo nella seduta o anche nello schienale. È importante che il tessuto sia adatto, quindi non solo esteticamente bello, ma soprattutto resistente e indicato per l’uso. Bisogna scegliere tessuti d’arredo che siano adeguatamente spessi.
Come utensili serviranno sicuramente pinze e un cacciavite per rimuovere eventuali graffe o chiodi presenti nella sedia. Servirà poi un’apposita graffatrice per tapezzeria per fissare il nuovo rivestimento. Anche le forbici sono necessarie, si dovrà ritagliare a misura il tessuto e un metro da sarta per individuare le esatte dimensioni. Questi strumenti sono imprescindibili. Per quanto riguarda la graffatrice si può chiedere in prestito a qualcuno che ce l’ha invece di comprarla, se occorre per un uso occasionale.
Se la sedia deve essere imbottita bisognerà acquistare l’imbottitura. Meglio sceglierla di buona qualità in modo che sia resistente nel tempo. Che sia in gommapiuma, la più diffusa, o in lattice, è opportuno valutare accuratamente lo spessore e la densità e tagliarla in base alla forma esatta della seduta e dello schienale. Occorre anche un set per cucito con aghi e filo robusti adatti per la tapezzeria così da fissare a mano eventuali punti e fare delle rifiniture che non possono esser fissate con la graffatrice. Anche la colla spray apposita può essere uno strumento molto utile in sostituzione o in aggiunta alla pinzatrice o graffatrice.