Un ulteriore richiamo per le autovetture Tesla. Questo, però, è il più importante mai subito in termini numerici
Il successo, l’innovazione, l’espansione, sono eguagliate solo dalle polemiche che la accompagnano, fin dalla sua nascita. Parliamo della casa automobilistica Tesla. Sono pressoché quotidiane le problematiche affrontate dal colosso americano: ora per il brand dell’automotive l’ennesima mazzata, con oltre due milioni di veicoli nel mirino.
Negli ultimi anni, Tesla ha conquistato il mondo dell’industria automobilistica con la sua combinazione di tecnologia avanzata, sostenibilità e design avveniristico. Fondata nel 2003 da Elon Musk, Martin Eberhard e Marc Tarpenning, l’azienda ha rapidamente superato molte sfide, emergendo come pioniere nel settore dei veicoli elettrici.
Tesla è rinomata per l’introduzione di tecnologie all’avanguardia nei suoi veicoli. Il sistema di guida semi-autonoma, noto come Autopilot, ha ridefinito gli standard di sicurezza stradale, mentre le batterie agli ioni di litio sviluppate internamente hanno esteso significativamente l’autonomia delle auto elettriche. Queste innovazioni hanno posto Tesla in una posizione di leadership nella corsa verso la mobilità del futuro.
Tesla ha sfidato gli scettici dimostrando che i veicoli elettrici possono essere desiderabili ed efficienti. Il successo commerciale del Modello S, Modello 3, Modello X e Modello Y ha consolidato la posizione dell’azienda come leader nel mercato dei veicoli elettrici di lusso, ampliando nel contempo la sua offerta con modelli più accessibili.
Tesla: problemi per oltre due milioni di vetture
Ma, come detto, il successo e l’espansione vanno di pari passo con le polemiche. In questi anni, infatti, Tesla ha affrontato sfide come problemi di produzione e critiche sulla gestione del CEO Elon Musk. In particolare, proprio quell’innovativo sistema di guida automatica ha suscitato non poche polemiche, anche alla luce degli incidenti verificatisi. Sono molteplici gli episodi in cui le autorità hanno richiamato, per svariati motivi, i veicoli Tesla. E ora l’epopea si arricchisce di un ulteriore capitolo. Questa volta, però, nel mirino non c’è la guida autonoma.
La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), l’agenzia del governo statunitense che si occupa della sicurezza stradale, ha infatti messo nel mirino oltre due milioni di auto, 2,2 milioni per la precisione. È il richiamo più grande in termini numerici mai subito dall’azienda di Elon Musk e soci.
Secondo gli accertamenti svolti dall’autorità di controllo americana, gli indicatori luminosi che segnalano al conducente all’interno dell’abitacolo l’attivazione del sistema di parcheggio, del sistema frenante antibloccaggio (ABS) e dei freni sono troppo piccoli, e quindi potrebbero non essere visti.