L’app forse più utilizzata in assoluto WhatsApp al centro dell’attenzione per un rischio più che mai preoccupante per tutti gli utenti.
Nello specifico si fa riferimento a una delle applicazioni probabilmente più utilizzate in assoluto, nel nostro paese ma non solo. Non esiste smartphone, che non abbia scaricato questa specifica app. Il motivo è molto semplice. Per quel che riguarda la funzionalità, la possibilità di condividere ogni tipologia di comunicazione con un proprio contatto, parliamo praticamente del massimo disponibile in circolazione. Numerose, tra l’altro, le funzioni attivate nel corso degli ultimi mesi.
Oltre alla messaggistica istantanea, WhatsApp ha offerto ai propri utenti, nel corso degli ultimi anni, la possibilità di ampliare in modo totale le modalità stesse di approccio con i propri contatti. Dai semplici messaggi, infatti, si è passati agli audio, chiamate, video chiamate singole e di gruppo, sondaggi di gruppo, condivisione di contenuti di ogni tipo, localizzazione e tanto altro ancora. Non sempre, però, la sicurezza degli stessi utenti viene gestita allo stesso modo delle innovazioni proposte. Ultimamente, per esempio, i rischi sono più che mai concreti.
Se parliamo di sicurezza in generale, è giusto affermare che WhatsApp, risulti essere una delle piattaforme maggiormente curate sotto questo punto di vista. L’elemento in questione è infatti garantito dall’utilizzo della crittografia end-to-end. Tutto ciò, però, stando alle ultime notizie e riflessioni che arrivano dagli stessi esperti dal settore potrebbe non bastare e di fatto, non basta. Una sorta di velata condanna arriva dallo stesso esperto di sicurezza del web Tal Be’ery, co-fondatore e CTO di ZenGo, contesto crypto.
I dubbi dello stesso esperto si manifestano, infatti proprio da una serie di situazioni che potrebbero portare a forzature inaspettate dei sistemi di sicurezza. Da un lato si prova a rendere tutto sicuro, dall’altro, invece, certe concentrazioni di sforzi, per cosi dire, lasciano aperti inattesi spiragli per quanti hanno in mente specifici disegni truffaldini.
Tutto nasce dal sorgere di specifiche condizioni che potrebbero portare alla condivisione di certo non naturale e spontanea di particolari informazioni personali. Numerosi sono stati nel corso dei mesi precedenti i tentativi di truffa che hanno avuto come protagonista principale proprio la particolare app di messaggistica istantanea. L’opportunità per malintenzionati senza scrupoli di infilarsi tra le maglie della sicurezza per provare a rubare informazioni personali dagli utenti, vittime inconsapevoli di specifici giochetti che possono portare a situazioni più che mai drammatiche.