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In pensione a 64 anni: nel 2024 è possibile ma cambiano gli importi, le novità

Pubblicato da
Samanta Airoldi

Anche nel 2024 alcuni lavoratori potranno accedere alla pensione a soli 64 anni. Tuttavia, sono cambiati gli importi.

In pensione ad appena 64 anni anziché a 67: questa possibilità resta confermata anche per il 2024. Ma attenzione: sono cambiati gli importi degli assegni pensionistici.

Nel 2024 è possibile andare in pensione a 64 anni: quali sono gli importi – cesenamio.it

Tutte le misure di pensione anticipata attualmente in vigore in Italia richiedono di aver maturato molti anni di contributi. Decisamente più dei 20 anni richiesti dalla legge Fornero. Ad esempio, per accedere alla pensione anticipata ordinaria un uomo dovrà avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e una donna almeno 41 anni e 10 mesi.

Per accedere alla prestazione con Quota 103 a 62 anni è necessario avere almeno 41 anni di contributi. Opzione donna chiede una contribuzione minima pari almeno a 35 anni, e anche per fruire di Ape sociale è necessario avere almeno 30 anni di contributi. Tuttavia, c’è un’altra misura che consente, al tempo stesso, di andare in pensione a soli 64 anni e con appena 20 anni di contributi. Questa sarà fruibile anche nel 2024, ma con importanti modifiche riguardanti gli importi dell’assegno previdenziale che un lavoratore andrà a ricevere.

Pensione a 64 anni: ecco i nuovi importi

È sempre più frequente la situazione di persone che iniziano a lavorare tardi. Di conseguenza costoro non possono beneficiare delle misure di prepensionamento attualmente in vigore, perché tutte chiedono di aver versato diversi anni di contributi. Alcuni, tuttavia, possono andare in pensione con solo 20 anni di contributi a 64 anni. Vediamo, però, quali sono gli importi.

Quanto prende nel 2024 chi va in pensione a 64 anni – cesenamio.it

Anche nel 2024 è possibile ritirarsi dal lavoro a soli 64 anni – cioè tre anni prima rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero – e con un requisito contributivo minimo di soli 20 anni. Si tratta della pensione contributiva. Questa misura, infatti, si rivolge soltanto a quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996, cioè dopo che il sistema di calcolo contributivo ha preso il posto di quello retributivo.

Pertanto, chi nel 2024 ha 20 anni di contributi e tutti versati dal 1996 in avanti, può accedere alla pensione a 64 anni e non dovrà attendere di averne compiuti 67. Ma ad una condizione: per beneficiare di tale possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro bisogna aver maturato un assegno previdenziale pari almeno ad una soglia minima. Nel 2023, per andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, questo doveva essere pari almeno a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Nel 2024 la soglia è cambiata ed è stata differenziata in base al sesso e al numero di figli. Pertanto, quest’anno, i lavoratori contributivi puri possono andare in pensione a 64 anni e con 20 anni di contributi solo se hanno maturato un assegno previdenziale pari almeno a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale se si tratta di uomini o di donne senza figli; mentre dovrà essere equivalente a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale nel caso di donne con solo un figlio e 2,6 volte nel caso di lavoratrici madri di due o più figli.

Nello specifico, considerando che nel 2024 l’Assegno sociale corrisponde a 534 euro al mese, gli uomini e le donne senza figli possono lasciare il lavoro a 64 anni se la loro pensione raggiungerà almeno 1602 euro al mese; le donne con un solo figlio dovranno raggiungere una pensione pari almeno a 1495 euro al mese e le madri di due o più figli potranno accedere alla prestazione a 64 anni solo se il loro assegno sarà pari o superiore a 1388 euro al mese.

Pubblicato da
Samanta Airoldi